IN ANCONA IL PASSO CARRAIO NON E' LO STESSO DI CAMERANO

LA NUOVA COSAP AD ANCONA

Il Comune di Ancona, con la pubblicazione del Regolamento per l'applicazione del canone per l'occupazione degli spazi e aree pubbliche (COSAP) del 30/11/16, ha messo mano a una piccola "riforma" del passo carrabile.

Facendo propria una interpretazione normativa resa possibile dal Nuovo Codice della Strada, viene definito il passo carraio come

"qualsiasi accesso ad una strada o ad un fondo oppure ad una area laterale, idonei allo stazionamento o alla circolazione di uno o più veicoli e che comporta un’opera visibile quale listone di pietra o appositi intervalli lasciati nel marciapiede o una modifica del piano stradale avente la funzione di facilitare l’accesso dei veicoli alla proprietà privata."  (vedi definizione sul sito di Ancona Entrate)

 

COSA CAMBIA RISPETTO A PRIMA

La conseguenza della sfumatura nella definizione, data dall'aggiunta delle parole in grassetto. è che

il passo carraio non è facoltativo, e cioè non è attivabile su richiesta, ma sussiste nel momento stesso in cui, per dirla in breve, RISULTANO "modifiche del marciapiede".

Si può obiettare che spesso gli scivoli, le interruzioni o il ribassamento dei marciapiedi non siano stati realizzati dall'usufruttuario del passo, ma dallo stesso Comune al momento di eseguire le opere di urbanizzazione, per consentire la migliore fruibilità del bene privato.

Per ovviare a questa osservazione, il Regolamento subito dopo specifica che:

 il canone per i passi carrabili si applica indipendentemente da chi abbia realizzato l’intervento. (cit.)
 

DUE INDIZI FANNO UNA PROVA

A questa novità, si aggiunge un'ulteriore circostanza: da questo anno il controllo della COSAP è passato dalla Polizia Municipale ad Ancona Entrate, la quale si coordina col Corpo dei Vigili per attuare un Programma di Controllo di Regolarità dei Passi carrabili, in atto dal 1 Luglio 2017 (leggi ad esempio questo articolo su Anconatoday).

Ribadiamo il concetto: non importa che io usi o meno il passo carraio. Per il semplice fatto che esiste una interruzione o modifica del regolare profilo del marciapiede, sono dovuto al pagamento di un onere di concessione dello spazio pubblico.

L'unica eccezione è il cosidetto "accesso a a raso", ossia

un accesso posto a filo con il piano stradale e che non comporta alcuna opera di modifica dell’area pubblica antistante (cit.)

 

E NEGLI ALTRI COMUNI?

Lasciamo alla sensibilità di ciascuno ogni considerazione in merito al fatto che questa interpretazione del codice sia finalizzata a combattere i "furbetti"  piuttosto che rimpinguare le casse comunali.

Sottolineiamo però un aspetto: attraverso la ri-definizione di passo carraio introdotta dal Nuovo Codice della Strada, lo Stato ha "passato la palla" ai Comuni (a cui indubbiamente ha tolto nel tempo numerose risorse), lasciando alle Amministrazioni locali la "discrezionalità" di applicare la -nuova normativa -attraverso l'emanazione di un Nuovo regolamento COSAP (ex TOSAP)- e di conseguenza configurare la COSAP non più come  canone di concessione per un servizio richiesto, ma piuttosto come imposta diretta su un titolo di possesso.

Ad esempio, nei vicini Comuni di Camerano o Osimo nulla è cambiato, e la concessione di un passo carraio avviene ancora su "domanda" del soggetto che ne fa uso (sia esso il Condominio piuttosto che un privato cittadino).


FORSE TI POSSONO INTERESSARE ANCHE...