D.L. MILLEPROROGHE E FINANZIARIA 2017: REALI VANTAGGI PER IL CONDOMINIO?

Sono circa 14 milioni le famiglie italiane che vivono in condominio, e che dunque vengono toccate dai cambiamenti introdotti dal D.L.n.244 del 30.12.2016 “Milleproroghe”e della L.232 dell’11.12.2016 “Legge di Stabilità”.

Tre sono i principali aspetti introdotti dalle nuove norme:

 

  1. Slittamento di 6 mesi per l’obbligo di installazione della termoregolazione e contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati
  2. Nuove aliquote per le detrazioni fiscali per Ristrutturazione, Efficentemento energetico e Adeguamento sismico
  3. Obbligo per il condominio della Certificazione Unica per accedere alle detrazioni

Facciamo alcune considerazioni, partendo oggi dal primo punto.

Si tratta evidentemente di un aspetto indigesto per i nostri stessi governanti, dal momento che è finalizzato a evitare l'ennesima procedura di infrazione per il mancato rispetto dei vincoli imposti dalla Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, intervento già più volte procrastinato a partire dal lontano 2013. E’ indubbia la sua importanza ai fini del contenimento energetico globale e della responsabilità ambientale di ciascuno di noi:

tuttavia, è lecito domandarsi se comporterà un effettivo vantaggio per le famiglie, che oltre a doversi accollare le spese del cambiamento dell’impianto (non trascurabili, vista anche la bolla speculativa creatasi intorno a questi lavori), dovranno anche sostenere annualmente i costi delle letture dei termoregolatori, oneri che dovranno essere riconosciuti ai gestori del servizio.

La perplessità nasce dal fatto che tali costi eroderanno in maniera sostanziale il risparmio che deriverà da un uso più oculato e ritagliato su misura del gas. E, secondo voi, chi sosterrà questi costi? La risposta è la solita, ossia le famiglie.

Da questo punto di vista, sarebbe stato opportuno riconoscere un maggior sgravio fiscale, ma anche su questo punto, purtroppo, l’Agenzia delle Entrate è da tempo intervenuta interpretando in senso restrittivo la normativa, e riconducendo i lavori di adeguamento dell’impianto a semplice “ristrutturazione” (con detrazioni al 50%), e non di “riqualificazione energetica” (con detrazioni al 75%), come sarebbe stati più sensato, a parere di chi scrive.

Inoltre, l’appetibilità del mercato della gestione degli impianti centralizzati ha introdotto sulla piazza numerose Es.Co e altre imprese, perlopiù legate a gruppi esteri (ad es. Francia) o del nord Italia, che, a fronte di un servizio di installazione ultra scontato (con gli inevitabili pro e contro di un servizio non radicato sul territorio) cercano di legare contrattualmente il Condominio alla gestione della centrale, se non a un nuovo fornitore del gas. Ora, il punto è che l’azienda fornitrice del gas apparterebbe allo stesso gruppo dell’azienda che farebbe le letture dei contabilizzatori...a pensar male si fa peccato, ma qualche volta (per carità, non sempre!) ci si azzecca. 
 

Post dell.ing.Paolo Mazzeo, Amministratore di Condominio