BREVE RIFLESSIONE SULL'ATTUALITA' DEL CONDOMINO FANTOZZI

Era il 1983 quando Paolo Villaggio vestiva per la quarta volta i panni del suo personaggio più famoso, nel film Fantozzi subisce ancora. La scena della riunione di condominio è solo una delle tante entrate nell'immaginario collettivo.

Si sa, Fantozzi esaspera la violenza tra i partecipanti alla riunione con intenti sarcastici, con l'intenzione di smascherare il velo di ipocrisia dei rapporti formali, che talvolta nascondono fastidi repressi.

Questo nel 1983, ossia più di 30 anni fa.

Penso che se un giovane vedesse questa scena oggi per la prima volta, senza conoscere Fantozzi, non troverebbe divertenti allo stesso modo questi spunti comici. E' probabile che lui, cittadino del 2017 (ormai), sia talmente assuefatto a ipocrisie e falsità, ma anche ad arroganza, al "non volersi far mettere i piedi in testa da nessuno", al non cercare mai un punto di incontro tra pareri discordanti, da trovare la scena della riunione di condominio forse esagerata, ma non al punto da identificarsi nella vittima/carnefice, come invece accadeva a noi che vedevamo i film di Villaggio tanti anni fa, e che talvolta uscivamo dal cinema col dubbio: ma veramente questo sono io?

Oggi la risposta suonerebbe scontata, e l'indifferenza nei confronti di qualsiasi riflessione sul proprio comportamento sarebbe sopraffatta dalla corsa al "click" successivo...

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